Hanno cambiato nome, dislocazione, superficie.
Hanno abbattuto i muri, formato il personale, disposto la merce e trasformato pareti, armadi, bacheche in un'immagine coordinata.
Oggi, varcare una vetrina e trovare un dj set, smalti rossi, pareti con faretti hi tech e commesse o commessi trendy significa avere a disposizione per chi vende un valore aggiunto, e forse per chi compra l'ennesimo inganno.
Zara è nero, metallico, Conbipel è volume aperto, H&M punta invece sull'uso dell'altezza e del colore, e così via. A Napoli lo Hyunday Cafè lega l'espresso al piacere di osservare e magari provare l'auto coreana.
Le vecchie botteghe sono poco più di un ricordo...
2 commenti:
Dalle mie parti va molto lo stile etno, lounge e feng shui, o minimal.
Tutti modi per distogliere i clienti dalla qualità non molto alta del prodotto o per far pagare conti salati (nei locali tipo pub, bar, rstoranti, ecc...), con la scusa del posto di tendenza.
Quanto alla "formazione" del personale... beh... io ci stenderei un velo pietosissimo!!!
Preferisco la genuinità delle bettole e i negozietti a cui sono abituata da tempo, dove i rapporti sono veri e puoi trovare la merce subito, piuttosto che scovarla tra i "vapori" dell'apparenza!
Bè posso confermare anch'io...che i commessi dei negozi"fighi" se la tirano un pò troppo...e il più delle volte sono anche scortesi...tanto che molti convinti della propria posizione non salutano il cliente...bastasse fare la commessa in un negozio di marca per tirarsela.....molte volte l'immagine che si vuol dare in un negozio non corrisponde col personale....bisognerebbe avere anche un pò di sostanza...e soprattutto savoir faire...cose che alle molte "veline del commercio" manca
......
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